Certo, egli se ne consolo
Tocchiamo cosi, anzi siamo adesso pienamente approdati assieme a lui, a quella terra misteriosa verso la quale si senti sempre piu attratto, a quell’America di cui se non poteva essere il Colombo, gli sorrideva la speranza di non uscirne ultimo tra los conquistadores piu fortunati. Noi siamo, adesso, davanti a quel Gandolin spiritista, che doveva trovare intorno a se tanti consensi e tanti dissensi, e suscitare polemiche e discussioni tra dotti e indotti. Mai vidi riproduzione piu perfetta dell’esemplare uomo, una piu completa identita.
Fato, di rivivere al di sopra della Morte, contro la Morte, con l’anima dell’anima sua, gli parve tramutarsi in certezza vittoriosa merce lo spiritismo. E s’immerse in questa penombra marginale tra il sogno e la realta con la fede del carbonaio, come lo attesta il suo libro Nel mondo degli invisibili: – L’anima mia, scrivendo, e sgombra d’ogni dubbiezza; la mente e tutta vibrante d’energia e di sincerita. https://datingmentor.org/it/adultspace-review/ Anche in questo suo libro, il Vassallo della prima maniera non parve voler abdicare. Si vedano le pagine tutte humour sui contradditori superficiali e digiuni di studi, personificati in Scipione Tacchetti. E lo vinse l’affannoso, intenso desiderio – il quale quasi ricrea – che nulla finisca nel tempo e nello spazio, e i cari fantasmi compiano ancora, almeno sognino di compiere, le azioni illuminate, un giorno, dal sole della vita.
E che altro e lo spiritismo, se non una religione? E non sarebbe, infatti, consolante di pensare, come lo pensava quel grande spirito malato di Gerard de Nerval, che l’eternita conservi nel suo seno una maniera di storia universale visibile agli occhi dell’anima, vero sincronismo divino? Il Vassallo aveva riposto in un concetto simile tutto l’ardore sincero di una fede; rispettabile, adunque, a chi e capace di serenamente pensare, tanto meglio se liberato da qualunque legame teurgico. E bisogna averlo praticato anche allora per rendersi conto come sapesse ragionare la sua fede, con quale lucidita di pensiero, con quale logicita di raziocinio e con che sottigliezza di metodo discorsivo, argomentativo e deduttivo, egli che nessuna preparazione rettorica e filosofica poteva vantare.
Sogno di sogno
Era come la rivelazione di un nuovo Vassallo che si preparava; e nessuno puo dire cosa sarebbe stata questa parousia che dai piu intimi vagamente si attendeva. Ne era soltanto una di quelle allucinazioni come in certi istanti della vita, in cui pare di compiere un’azione gia compita altra volta, o di ridire cose gia dette in un’identica situazione, in un identico ambiente, che la psicologia ha definito «il senso del gia sentito e del gia veduto». Talora gli balenava in mente (forse, lui inconscio, era il riecheggiare di vecchie letture, come il Roman de la momie del Gautier, od altre egizianerie di seconda mano) che noi avessimo due anime, l’una salda a tutto, l’essere nostro, l’altra dotata della facolta di vagabondare fuori di noi, per cause arcane: la prima peritura con la morte del corpo; la seconda dotata dell’eternita, fonte e ragione di tutte le nostre successive esistenze.
La morte aperse le tenebre a questi pensamenti, e il mistero, coperto dall’ala sua, dovea continuare; ma non per lui, nel cui pensiero si era logicamente colmato quell’immensurabile vallo tra presente contingente e futuro eterno. A lui giovava, insomma, come a molti, ripetersi l’affermazione dello Schiller morente: «Molte cose a me dianzi oscure, si schiariscono ora e si fanno visibili». E per questo diede vita a quel Circolo scientifico Minerva, che pose sua stanza in un ampio ma triste locale di via Giustiniani, istituto che si proponeva non gia di abbandonarsi a volgari pratiche occultiste, ma di limitare, gli studi medianici ad un nucleo di persone di preparata cultura, di spirito di osservazione e di serieta d’intenti. E per comune consenso dei soci se ne volle presidente il Vassallo.